Gentili Sindaco e Assessore,
apprendo con sgomento che la Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali ha espresso parere negativo riguardo all’intitolazione dei viali di Villa Trabia a dodici donne, siciliane, che si sono distinte nella ricerca scientifica, umanistica e artistica, o che si sono impegnate in importanti lotte sociali e politiche. La realizzazione di un percorso della memoria di genere all’interno di Villa Trabia è parte integrante del progetto “Odonomastica femminile. Donne Città Memoria”, da me proposto alla Giunta comunale di Palermo, che -come ricorderete- lo ha approvato con una delibera lo scorso febbraio, volendo così avviare un percorso di restituzione e custodia della memoria femminile attraverso lo strumento dell’odonomastica cittadina, ad oggi con una connotazione fortemente maschile e discriminante nei confronti delle donne.
La Soprintendenza, guidata dalla dottoressa Giuliani, adduce come motivazione la necessità di attribuire le intestazioni a figure che abbiano rilevanti connotazioni storico-culturali con il sito. Oltre al fatto che l’art. 21 del D. lgs. 42/2004, citato nel parere, si riferisce agli interventi (opere e lavori) soggetti ad autorizzazione e non alla valutazione dei nomi da destinare alle intitolazioni, che rimane competenza della Commissione Toponomastica, mi chiedo il senso di questa indicazione e la sua eventuale applicabilità.
Temo che la Soprintendenza non abbia colto il significato profondo del progetto: avviare a Palermo il tanto atteso percorso di visibilità delle donne nello spazio pubblico, una villa storica in questo caso, che diventa così un giardino della Memoria, dove tutti, a partire soprattutto dalle studentesse e dagli studenti, possano passeggiare e al contempo conoscere alcune donne indissolubilmente legate alla storia e alla cultura di Palermo, della Sicilia e del Paese tutto: Carla Accardi, pittrice; Donitilde Di Carlo, musicista; Fatima Del Castillo, insegnante maestra dell’inclusione; Alessandra Lavagnino, docente scienziata e scrittrice; Gigliola Lo Cascio, docente psicologa e consigliera comunale; Maria Rita Lo Forte docente e storica del Medioevo; Simona Mafai, fondatrice di Mezzocielo e senatrice; Rossana Maiorca, campionessa mondiale di apnea; Maria Teresa Morreale, docente e intellettuale; Maria Occhipinti, scrittrice e attivista; Marina Pino, giornalista; Antonella Spanò, docente e archeologa; Franca Alongi, Bice Cerè, Grazia Meningi e Franca Fallo, partigiane.
Non si tratta, quindi, di una mera operazione di intitolazione ma di un vero e proprio percorso culturale.
Per tale motivo, Vi chiedo di attivare le possibili azioni affinché questo progetto venga realizzato nella sua interezza.
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