L’otto marzo rappresenta l’occasione per riflettere su alcuni nodi cruciali relativi alla difficile
attuazione del principio costituzionale di parità di genere: dal linguaggio, ancora espressione di un universo solo maschile, sino alla persistente sotto-rappresentanza femminile nelle posizioni apicali. Allo stesso tempo, questo documento valorizza il ruolo del PNRR che promuove in via prioritaria le politiche di genere, come leva fondamentale di reazione alla crisi dovuta alla pandemia.

La nostra Costituzione nasce “paritaria”, grazie anche al contributo delle Costituenti, pur nella disparità
numerica, ai lavori dell’Assemblea. Costituenti che solo negli ultimi tempi cominciano ad essere ricordate
e ad essere studiate per il loro importante contributo. Si tratta di un problema di “punto di vista”: la storia del nostro Stato costituzionale è una storia declinata al maschile, come agli uomini fu affidata la realizzazione concreta nei primi anni dello Stato repubblicano e democratico della Carta costituzionale. Una realizzazione lenta e ambigua, che ovviamente tocca soprattutto quella disparità giuridica, culturale e sostanziale fra donne e uomini che ancor oggi non pare risolta.

All’interno di questo “paper” potrete leggere cosa è successo in passato in ambito socio-culturale e le direzioni che il nostro Paese sta provando a prendere, ma non è semplice, è necessario davvero il contributo su più livelli, livelli che devono intersecarsi per potere ottenere dei risultati concreti.


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Scritto da:

Katia Orlando

Consigliera Comunale di Palermo con Sinistra Comune