Il mio auspicio è che questa Proposta venga al più presto adottata ed approvata dalla Giunta Comunale poiché l’istituzione del Garante sarebbe sicuramente un segnale di sensibilità ed attenzione per le persone anziane della nostra Città che molto spesso si sentono sole e private dei loro diritti fondamentali.
Come è noto, le persone anziane, le persone cioè ultrasessantenni, in epoca di Covid-19 sono state e sono la categoria più a rischio di infezione e sin dall’inizio dell’emergenza e del lockdown, sono state costrette da Decreti e Raccomandazioni ad una fortissima “reclusione” domiciliare ed isolamento fisico, ma soprattutto sociale, perché ritenute persone “fragili” per la loro età avanzata e più a rischio di contagio.
Questa generalizzazione è sicuramente penalizzante perché, se in molti casi la salute delle persone anziane è più compromessa e più a rischio, e quindi le restrizioni sono adeguate, ciò non significa che tutte le persone anziane siano a rischio e/o non autosufficienti. Infatti, molte persone anziane, in condizioni non emergenziali, godono di buona salute e sono abituate a condurre uno stile di vita sano ricco di scambi sociali, relazioni e attività.
Nella nostra cultura capita molto spesso che non venga valorizzato il ruolo attivo svolto dalle persone anziane nella società e nella comunità in cui risiedono o vivono, in quanto l’invecchiamento, pur essendo uno stadio “naturale” della vita, viene percepito come un processo da subire e le persone anziane, raramente apprezzate per la loro saggezza ed esperienza, vengono considerate “sbadate, distratte, fragili ed ammalate, prossime alla morte”. Ciò, inevitabilmente, induce il resto della società a non rispettare, né considerare, i diritti delle persone anziane e a non attuare tutte le conseguenti e doverose azioni.
Nonostante l’aspettativa di vita delle persone, come ci dimostrano ormai le statistiche, sia aumentata di parecchi anni, l’emergenza Covid ha evidenziato come la nostra organizzazione territoriale e sociale non offra sistemi sanitari, servizi sociali e garanzie adeguati e sufficienti per tutelare e garantire i diritti non solo delle persone anziane autosufficienti, attive ed autonome nel loro quotidiano, ma soprattutto delle persone anziane non autosufficienti e più fragili, spesso prive di aiuti e riferimenti familiari, producendo sofferenza sociale e danni alla salute pubblica.
- Occorre saper leggere il processo d’invecchiamento e rivedere i luoghi comuni che si raccontano su questo fenomeno.
- Oggi l’anziano non è solo una persona fragile da assistere e curare: la maggioranza delle persone anziane è autosufficiente, s’impegna in tante attività umanitarie e sociali, è capace di progettare il proprio futuro e di essere una risorsa per le comunità.
- Occorre saper cogliere anche le opportunità che questo cambiamento antropologico offre oggi alla società e alle nuove generazioni, che possono e devono interagire con tale realtà. Il rapporto intergenerazionale è infatti fondamentale se si vuole costruire una società più giusta e solidale.
- Da questo reciproco rapporto possono nascere reciproche opportunità, occasioni di scambio artistico e culturale, incontri della memoria, impegno comune per la difesa e la valorizzazione dei beni comuni.
- Occorre promuovere un percorso partecipativo per praticare l’ascolto attivo Atteso che
- La Carta Dei Diritti Fondamentali Dell’Unione Europea all’articolo 25 (diritti degli anziani) dichiara che: “L’Unione riconosce e rispetta il diritto degli anziani di condurre una vita dignitosa e indipendente e di partecipare alla vita sociale e culturale“.
- Bisogna assicurare e favorire benessere e una buona qualità della vita e garantire i diritti fondamentali di tutte le persone anziane, con particolare riguardo per le persone anziane che vivono in condizioni di fragilità
- Garantire equità nell’accesso ai servizi fondamentali a prescindere dalle diverse condizioni economiche e sociali
- Concepire le politiche sociali ed economiche in modo da supportare le famiglie delle persone anziane con fragilità e disabilità, al fine di garantire interventi personalizzati, continuità nelle cure e sostegno alla domiciliarità
- Consentire ad ogni persona anziana la possibilità di realizzare le proprie attitudini personali, di vivere la propria emotività, di realizzare i propri desideri e progetti
- Prevedere forme di tutela degli anziani anche per prevenire e contrastare ogni forma di violenza e maltrattamento di carattere psichico o fisico
Evidenziato che
Come si è appreso recentemente da media e tv locali, capita spesso che in molte RSA le persone anziane,
soprattutto se non autosufficienti e fragili, vengano maltrattate e vessate da chi invece dovrebbe garantire
assistenza, cura ed anche conforto.
- Al fine di adottare tutte le iniziative utili che possano garantire la realizzazione concreta degli obiettivi sopra
- esposti, si renda necessario:
- La promozione e l’approvazione di una legge nazionale a sostegno dell’ “Invecchiamento Attivo”.
- Un percorso che può essere preceduto in ambito territoriale con iniziative pubbliche e private
- mirate alla valorizzazione del ruolo attivo delle persone anziane e al riconoscimento della loro
- cultura storica e della loro vitalità sociale.
- Il Comune di Palermo, essendone tuttora sprovvisto, adotti un Regolamento per il Garante per i
- Diritti delle Persone Anziane.
- Uno degli scopi della istituzione del Garante è pertanto anche quello di prevedere forme di tutela
- degli anziani anche per prevenire forme di violenza e maltrattamento di carattere psichico o fisico.
- Considerato che
- Sono state sentite le parti sociali in causa, ed in particolare il Movimento Nazionale a Sostegno
- dell’Invecchiamento Attivo, Diritti Sociali e Socio-sanitari, e che le medesime hanno manifestato la
- loro piena condivisione nell’istituzione del Garante per i Diritti delle Persone Anziane
- Il Garante per i Diritti delle Persone Anziane debba essere figura autonoma, nominata dal Sindaco, e i cui compiti debbano essere definiti da un apposito regolamento comunale.
- Il Garante debba: a) avere i requisiti necessari per assolvere ad un ruolo così importante, b) essere incompatibile con altre funzioni pubbliche e/o con incarichi elettivi, c) essere un autorità indipendente che svolga la propria attività in piena libertà, assolvendo compiti di proposta e di vigilanza sui diritti delle persone anziane.
- L’istituzione del Garante sarebbe sicuramente un segnale di sensibilità ed attenzione per le persone anziane della nostra Città che molto spesso si sentono sole.
PROPONGO ALLA GIUNTA COMUNALE DI DELIBERARE
di delibera l’atto di indirizzo per l’Istituzione Garante dei Diritti delle Persone Anziane.
Il presente provvedimento non comporta spesa.