Ricorderete i manifesti che a dicembre 2020 avvelenavano la città con la disinformazione sulla RU486, la pillola abortiva. Mi ero spesa in prima persona affinché venissero rimossi, interloquendo immediatamente con il sindaco Leoluca Orlando, che a gennaio diffidò Pro Vita intimando la rimozione. L’aborto, e in particolare l’aborto farmacologico, che è meno invasivo di quello chirurgico, è un diritto, è autodeterminazione e una libera scelta delle donne, come tale deve essere garantito, nel rispetto di tutte le necessarie modalità a tutela della loro salute e nel rispetto della legge. Oggi a Palermo gli stessi spazi pubblicitari sono occupati da “Non è un veleno“, una campagna promossa e sviluppata da Maghweb, alla quale ho aderito, sottoscrivendo anche il manifesto. #Palermo deve continuare ad essere libera dalla pubblicità offensiva della dignità della donna e io voglio continuare a vigilare perché non accada più.
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