Al Sig. Sindaco
Alla Sig.ra Assessora alla Scuola
e p. c. Al Sig. Assessore alle Culture
Al Sig. Garante Infanzia e Adolescenza
Gentile Sindaco, pregiata Assessora, la storia del ragazzo migrante maliano annegato nel 2015 nel Mar Mediterraneo, è la storia comune a tante bambine e tanti bambini e giovani che come lui, ogni giorno, da soli o con le loro famiglie, scappano dai loro paesi perché martoriati da guerre fratricide tra milizie etniche, che continuano a colpire le popolazioni locali con migliaia e migliaia di vittime, o perché colpiti da gravi problemi climatici ed ambientali come la desertificazione, la siccità, la mancanza di acqua potabile, o anche perché i loro paesi sono sfruttati e impoveriti dall’azione e dal controllo economico e capitalistico agito dalle multinazionali da parte dei paesi industrializzati. Il ragazzo maliano, di cui purtroppo non si conosce il nome, aveva intrapreso un lunghissimo e pericoloso viaggio in mare per arrivare in Europa, l’agognata meta dove credeva di poter apprendere ancora di più ed affermarsi grazie alle sue competenze e ai suoi saperi rappresentati attraverso la pagella che portava con sé, custodita all’interno della sua giacca. La pagella come lettera di presentazione quindi, un curriculum studiorum dove un elenco di voti aveva lo scopo di rassicurare un’Europa sospettosa sulla sua provenienza e sui suoi progetti di vita. Ma il naufragio del suo barcone ha stroncato il suo sogno sul fondo del Mare Mediterraneo. Grazie al prezioso lavoro della dottoressa Cristina Cattaneo, medico legale che da anni è impegnata nel dare una identità ai corpi di migranti annegati in mare e che ha rinvenuto la pagella, e alla professionalità di Marco D’Ambrosio, in arte Makkox, che ha realizzato una meravigliosa illustrazione, quel ragazzo sconosciuto ha un volto e una storia.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha talmente apprezzato l’opera di Makkox da avergli richiesto ufficialmente una copia in dono, oltre al fatto di aver più volte, nel corso di inaugurazioni e celebrazioni, dedicato intense parole in ricordo di questo ragazzo. E questo volto, questa storia hanno contribuito a squarciare l’atteggiamento razzista e xenofobo nei confronti dei migranti e ad attenuare le molte polemiche e contraddizioni in tema di accoglienza e di aiuti umanitari in Italia, nonostante da anni abbia recepito ed adottato trattati e convenzioni fondati su basi di reciproca responsabilità e solidarietà in materia di immigrazione e di asilo. In varie città di Italia sono state dedicate, targhe, intitolazioni, canzoni per ricordare questo ragazzo e tanti altri bambine e bambini che come lui volevano “solo” vivere serenamente e pienamente la loro infanzia e adolescenza. Certo sarebbe bello se anche a Palermo si potesse intitolare una scuola a questo ragazzo del Mali e spero che questa richiesta possa realizzarsi nel più breve tempo possibile. Ciò per ribadire simbolicamente l’importanza della Scuola come diritto per la propria crescita culturale e per lo sviluppo di capacità e competenze, e quindi per la propria autodeterminazione, e per restituire memoria alla storia di questo ragazzo e dei tanti migranti morti in mare ed affermare ancora una volta che Palermo è una città accogliente, aperta e solidale capace di valorizzare la ricchezza delle differenze e culture. Per ribadire anche così che la nostra è la città della “Carta di Palermo”, nella quale il diritto alla migrazione è riconosciuto come inalienabile, sintetizzato nella icastica frase “Io sono persona”. Nel frattempo, Vi chiedo di dedicare una targa in ricordo di questo ragazzo da apporre all’ingresso dell’Assessorato alla Scuola di Palermo con la riproduzione dell’immagine realizzata dall’artista Marco D’Ambrosio, fermo restando tutte le prassi procedurali necessarie a garanzia dei diritti d’autore. A tal proposito volevo informare le SS.LL. che ho già contattato l’autore Marco D’Ambrosio, il quale si è dichiarato onorato di questa mia richiesta e disponibile alla piena collaborazione per la realizzazione di questo progetto. In attesa di un positivo riscontro, porgo distinti saluti.