Ho illustrato il documento al sindaco Leoluca Orlando e al Consiglio Comunale, quest’ultimo ha rinviato agli uffici la delibera sul Regolamento cimiteriale che affrontava anche l’emergenza Rotoli, dove centinaia di bare sono in attesa di sepoltura.

Abbiamo perso un’occasione avremmo potuto cominciare un dibattito su come innovare un regolamento datato, che oggi non ci consente di andare oltre l’emergenza e di pianificare per dare risposte concrete alla città. Da un’analisi della gestione di altri cimiteri italiani ed esteri è emerso come quella di Palermo sia poco aggiornata rispetto alle possibilità oggi esistenti per una gestione più moderna e razionale del sistema. La proposta di Sinistra comune è nata con l’obiettivo di fornire alla nostra Amministrazione alcune possibili soluzioni a breve e medio termine per non ritrovarsi un’altra volta nell’emergenza.

A Palermo abbiamo una gestione antica, che è quella di accumulo con una concessione trentennale e più del posto salma. Il cimitero a rotazione, invece, consiste nell’attivare una serie di azioni per favorire il processo di mineralizzazione della salma, per esempio con i moderni kit di aereazione, già in uso altrove, al fine di procedere all’estumulazione, la riduzione dei resti in cassette o urne, liberando così i loculi in tempi ridotti. Mettendo in atto una serie di operazioni, come dimostrano alcuni studi, si può velocizzare il processo di mineralizzazione a dieci anni e non a 25 anni. In alcuni cimiteri ad alta gestione tecnologica anche i campi di inumazione sono trattati per favorire la mineralizzazione. Le proposte non sono invenzioni nostre, nascono dallo studio di altre realtà. Il cimitero a rotazione è attuato a Milano grazie a un’adeguata legge regionale, a un moderno regolamento cimiteriale e a personale formato.

Il sistema di informatizzazione dei registri è imprescindibile. Oltre a evitare il pericolo distruzione, il registro informatico permette di fornire le informazioni sulle salme e i loculi disponibili in tempo reale. Non possiamo pensare che ancora nel 2021 abbiamo un registro cartaceo e annaspiamo per cercare i loculi da liberare.

L’altro asse è quello della costituzione del Consorzio cimiteriale consortile con l’individuazione di strutture esistenti nei comuni confinanti nell’ambito della Città metropolitana e con l’offerta di posti a prezzi calmierati. Lazio e Campania si sono già mosse su questa strada.

Bisogna investire sulla cultura della cremazione. Le nuove pratiche potrebbero integrarsi con quelle di affidamento delle ceneri di animali da compagnia e con l’idea di un cimitero interconfessionale, aconfessionale. Naturalmente tutte le scelte dei cittadini andrebbero fatte su base volontaria, nel rispetto del caro estinto e della famiglia. Però, se vogliamo uscire dall’emergenza, dobbiamo iniziare a confrontarci su tutte le possibili innovazioni e sull’opportunità di aggiornare il regolamento cimiteriale.

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Scritto da:

Katia Orlando

Consigliera Comunale di Palermo con Sinistra Comune