All’Assessore alle Culture e alla Toponomastica Adham Darawsha


Gentile Assessore Adham Darawsha, dando seguito alla nostra recente conversazione, Ti scrivo per esplicitare in maniera più completa la mia richiesta, formulata con una precedente mail, di intitolare alcune strade della città a donne che si sono distinte in vari campi, dallo sport all’attivismo civile, dalla musica all’impegno politico. In alcuni casi, l’eventuale intitolazione, potrebbe essere occasione per sviluppare altre azioni, progetti che coinvolgano le scuole, le realtà che operano nel sociale, e rendere partecipi anche i cittadini e le cittadine perché l’intitolazione non sia soltanto una formale cerimonia ma occasione di conoscenza dell’operato, della vita e dell’impegno delle donne oggetto di questa mia.
Si tratta di:
Rossana Maiorca. Sportiva.

Siracusana, nata nel 1958 e morta nel 2005. Figlia del grande campione Enzo e pluri campionessa del mondo di immersione in apnea. Una donna che ha amato il mare e ha studiato le potenzialità del corpo femminile sottoposto a certe prove di sforzo, raggiungendo risultati importantissimi. Per lei ho pensato ad una strada in prossimità del mare, magari in luoghi della città dove si praticano immersioni. Sarebbe bello arricchire il fondale con una statua a lei dedicata, magari realizzata dagli studenti dell’Istituto d’Arte o del Liceo Artistico.
Giuni Russo. Artista. Palermitana,

è nata nel quartiere del Borgo Vecchio nel 1951, morta nel 2004. Cantante raffinata, dalle doti canore incredibili per l’estensione vocale di cui era votata. Ha spaziato dal jazz all’elettronica, dal blues alla lirica, dal pop alla classica, dalla musica leggera alla sacra. Ha inciso brani di successo nazionale e internazionale.
Per lei ho pensato ad una strada del Borgo Vecchio, magari – se fosse possibile, la strada in cui è nata e ad un murales da realizzare sempre nel suo quartiere. Inoltre, sarebbe bello realizzare un CD musicale con i suoi brani interpretati da cantati e gruppi musicali palermitani, ne abbiamo di davvero talentuosi, e devolvere il ricavato ad associazioni impegnate nel sociale e che operano nel quartiere del Borgo.
Rosita Lanza di Scalea. Attivista femminista.

Nasce a Palermo nel 1909, militante politica prima con Alleanza Democratica Nazionale e poi nel partito Socialista. Fece parte dell’Udi e si dedicò alle donne dei quartieri poveri della città. Realizzò nella sua casa un consultorio ante litteram, dove dava alle donne meno abbiente e senza istruzione nozioni di educazione sessuale e di ginecologia, insegnando loro l’uso del diaframma e dei metodi di contraccezione. Fu anche grazie a lei che nel 1971 fu abrogato l’art. 53 del C.P. che vietava la propaganda contraccettiva e che nel 1975 fu varata la legge che istituiva i consultori femminili. Credo che sia doveroso intitolare a questa donna una strada sulla quale è sito un consultorio cittadino.
Rosa Bianca Colonna. Attivista femminista. Nata a Caltanissetta nel 1912 e morta a Palermo nel 1997. Si impegnò per l’emancipazione femminile. Fondò la Federazione del Movimento di Liberazione delle Donne di Palermo per divulgare l’uso degli anticoncezionali, la legalizzazione dell’aborto, il diritto al lavoro e all’autonomia della donna. Animatrice di numerosi dibattiti, incontri e scioperi sul tema dell’emancipazione femminile, dialogava con tutti per sensibilizzare sull’argomento. Organizzava collette per i figli delle donne morte di aborto clandestino. O Lina Noto. Attivista femminista. Co-fondatrice della Federazione del Movimento di Liberazione delle Donne di Palermo. Lavorò per tanti anni a fianco di Rosa Bianca Colonna.
Letizia Colajanni. Politica pacifista.

Nata a Caltanissetta nel 1914 e ivi morta nel 2005. Militante cattolica fino al 1946, fece poi parte dell’Udi. Si spese per tutta la vita per la conquista di diritti essenziali da parte delle classi meno abbienti, come ad esempio l’approvvigionamento idrico nei paesi del nisseno.
Maria Caterina Compagno Ugdulena. Garibaldina.

Palermitana, Sorella dei più famosi Gregorio, Francesco e Giuseppe. Fu attivista nelle operazioni dei garibaldini a Palermo prima che Garibaldi giungesse a Palermo e si adoperò come infermiera, e non solo, durante gli scontri tra garibaldini e l’esercito borbonico. Attività questa che le valse, nel 1860, la Medaglia al valore.
Franca Alonge. Partigiana antifascista.

Nata a Marsala nel 1927 e cresciuta a Torino. Partì per diventare una staffetta partigiana nelle Langhe. Fu uccisa in un agguato nel gennaio 1945
Bice Cerà. Partigiana antifascista.

Nata a Marsala nel 1925 militante nella brigata “Camicie Rosse Garibaldi”, muore a 19 anni per le ferite riportate durante un attacco nazista.
Franca Rallo. Partigiana antifascista.

Nata a Marsala nel 1924. Nel 1943 fu fucilata con il marito in Jugoslavia.
Grazia Meningi. Partigiana antifascista.

Nata a Marsala nel 1903. Staffetta partigiana, nome di battaglia “signora Palmieri”, combatté con la divisione “I rossi combattenti”. Viene uccisa il 7 giugno 1945. Per ognuna di queste donne, Sarebbe utile organizzare un incontro, tenuto da docenti universitari o di scuola, presso una scuola media di I o II grado, che insiste sul territorio scelto per ciascuna intitolazione, così da offrire agli studenti e alle studentesse la possibilità di conoscere questi personaggi femminili e quindi i motivi che hanno spinto l’Amministrazione a intitolare una strada, o un giardino, o un altro sito cittadino. Ovviamente molte sono le donne, siciliane e non, che meritano di essere conosciute e ricordate. Queste da me sopra elencate sono solo un piccolo gruppo, che vuole essere l’inizio di un percorso di conoscenza, riconoscimento e memoria per un mondo, quello femminile, che molto ha dato e dà alla collettività.
Se queste mie proposte dovessero riscontrare un Tuo interesse, sarò lieta di mettere a disposizione la mia esperienza di docente e ricercatrice di Storia per la loro realizzazione.

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Scritto da:

Katia Orlando

Consigliera Comunale di Palermo con Sinistra Comune